Martina Diaz, Louis Vandenabeele, Clemens Voigts, Stefan M. Holzer
Le sovracupole lignee della basilica di Sant’Antonio in Padova: struttura e prime datazioni
pp. 7‐12.
Le sovracupole lignee della Basilica di Sant’Antonio a Padova, rappresentano un sistema di copertura eccezionale nel contesto internazionale, la cui storia della costruzione non è mai stata oggetto di studi scientifici precedenti. Lo schema è composto da otto calotte in muratura, sormontate da impalcati lignei a sostegno delle cupole esterne, queste costituite da una calotta lignea coperta da lastre in piombo. Secondo la letteratura, la basilica sarebbe stata completa di sei cupole all’inizio del XIV secolo. Sempre secondo le fonti, una settima cupola sarebbe stata aggiunta nel XV secolo sopra il coro. L’ottava cupola sulla cappella delle Reliquie fu eretta a metà del XVIII secolo, poco prima di un incendio che distrusse quattro delle cupole medievali. A quest’epoca, dunque, solo tre cupole medievali sopravvissero sulla navata e sulla cappella di Sant’Antonio. Al fine di datare le strutture lignee degli impalcati e comprenderne le trasformazioni, gli autori hanno condotto uno studio dei cantieri costruttivi includendo analisi dendrocronologiche per individuare gli eventuali elementi medievali preservati. Dopo una breve introduzione alla storia delle cupole attraverso le fonti scritte ed iconografiche, il presente contributo espone lo studio effettuato sulla struttura e carpenteria degli impalcati lignei. Nei risultati delle indagini, gli autori evidenziano le tracce di trasformazioni dei cantieri storici riscontrate sul campo, e le datazioni ottenute dalle campagne dendrocronologiche, che hanno confermato la presenza di travi lignee datate al XIII secolo. Tra le conclusioni principali si rimarca dunque che gli impalcati della basilica rappresentano le cupole lignee piu antiche di cui si ha testimonianza nel panorama internazionale, accertando che lo schema portante delle cupole medievali preservate corrisponde alla loro configurazione originale. Infine, un’ultima parte del testo è dedicata alle considerazioni sulla dendro-provenienza del legname utilizzato durante i cantieri storici, grazie al rilievo di tracce per il trasporto, marchi commerciali e attraverso gli incroci delle curve dendrocronologiche.
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