Susanna Pasquali
La villa di papa Giulio III nella descrizione e nei disegni dell’architetto Filippo Raguzzini, 1725-1727
pp. 135‐148.
Il nucleo centrale della villa di Giulio III è entrato
a far parte dei beni papali già nel corso del Cinquecento;
di conseguenza, gran parte dei documenti
sulla sua gestione, sui restauri e sui lavori edilizi compiuti successivamente dall’Amministrazione
dei Sacri Palazzi è stata conservata ed
è oggi ripartita tra l’Archivio di Stato di Roma e
l’Archivio Apostolico Vaticano. Vista la rilevanza
della sua architettura, molti sono anche i disegni
noti, eseguiti da vari artisti nel corso del Cinquecento
e oltre, che ne hanno presentato nel tempo
le piante, i prospetti o le vedute.
L’insieme di tale documentazione è nota da tempo
ed è stata presa in considerazione nella ricca bibliografia
a disposizione sulla villa. Tuttavia, a ben
guardare, emerge un testo assai lungo, a firma di
Filippo Raguzzini, che sebbene sia stato esplicitamente
citato fin dal 1987, non è mai stato messo
adeguatamente in valore: datato 1727, è una lunga
e articolata descrizione dello stato di fatto della
villa, osservata analiticamente, piano dopo piano,
stanza dopo stanza.
Come è noto, di lì a poco, furono eseguiti quei
lavori edilizi che, tesi a rendere agibile la villa in
tempi rapidi, portarono alla demolizione di gran
parte degli stucchi nelle pareti del ninfeo; nei
decenni successivi seguirono altri restauri e, di
conseguenza, ulteriori modifiche. La trascrizione
integrale della
Descrizione che qui si presenta è
quindi un documento inedito rilevante che si aggiunge
a quanto è già noto sulla villa.